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9 settembre 1599: la Congregazione del Sant’Uffizio è d’accordo, con varie sfumature, sul fatto che l’imputato Giordano Bruno non è convictus: non ne è stata, cioè, dimostrata in modo irrefutabile la colpevolezza. 17 febbraio 1600: Bruno viene bruciato in Campo de’ Fiori, dopo aver dichiarato al Papa e al Tribunale di non sapere di cosa dovesse pentirsi perché non aveva nulla di cui pentirsi. Perché quella situazione di stallo si sia risolta nella condanna a morte è ancora oggi difficile da capire: analizzando il comportamento del Nolano, alcuni hanno parlato di una sua scelta lucida e consapevole; altri, all’opposto, di un suo crollo nervoso. Con una tecnica alla Hitchcock – e il ritmo di un thriller –, Germano Maifreda concentra l’obiettivo su uno dei maggiori accusatori – fra’ Celestino da Verona – ipotizzandone, anche sulla base di nuovi documenti, un ruolo fondamentale nella decisione da parte di Bruno di scegliere la morte.
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Titolo | Giordano Bruno e Celestino da Verona. Un incontro fatale |
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Autore | Germano Maifreda |
Editing/translation | No |
ISBN | 978-88-7642-596-7 |
Anno di pubblicazione | 2016 |
Oggetto | No |
Link acquista | No |
Notes | No |