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Se sfidare Omero e Virgilio è il primo motore del ‘manierismo’ di Stazio, gli altri modelli poetici che egli tiene davanti agli occhi (sia dalla letteratura greca che da quella latina) sono davvero legione: solo un commento ravvicinato e attentamente minuzioso può renderli riconoscibili, e può così far apprezzare al lettore l’arte di addensarli in una fuga di prospettive e di contaminazioni che forse non ha l’uguale nella letteratura latina. Accanto ad altri episodi strutturali (che sono costanti tipiche dell’epos eroico: giochi funebri, battaglie fluviali, suppliche, ecc.) il catalogo degli eroi è elemento distintivo, e perciò obbligato, del genere; Stazio si sottopone ai vincoli delle convenzioni letterarie e all’inizio del libro quarto fa anch’egli sfilare i suoi sette campioni: Adrasto, Polinice, Tideo, Capaneo il bestemmiatore, l’adolescente Partenopeo, Ippomedonte e il pio indovino Anfiarao. Ma anche trasforma intimamente la maniera antica colorandola di risonanze lontane e arricchendola di nuove movenze. L’ampio commento di Laura Micozzi, forte di competenze filologiche assai mature, offre un contributo originale di esegesi critica e insieme suggerisce nuove vie all’interpretazione letteraria di un autore difficile, testimone vitale di un ideale artistico tra i più affascinanti della poesia latina.
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Titolo | Il catalogo degli eroi. Saggio di commento a Stazio |
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Autore | Laura Micozzi |
Editing/translation | No |
ISBN | 978-88-7642-217-1 |
Anno di pubblicazione | 2007 |
Oggetto | Letterature classiche |
Link acquista | No |
Notes | No |