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Intorno al 1400, alcuni dei più potenti principi del tempo commissionano pale d’altare scolpite in osso e avorio alla bottega, di origine fiorentina, degli Embriachi. Gli zii del re di Francia, Jean, duca di Berry, e Philippe, duca di Borgogna, il duca di Milano, Gian Galeazzo Visconti, gareggiano tra loro nell’offrire queste sontuose macchine alle chiese da loro protette, a Poissy, a Digione, a Pavia. Il libro studia per la prima volta in modo sistematico queste pale e ne presenta alcune inedite, indagandone l’iconografia, la committenza, la destinazione, ma anche le complesse vicende da esse attraversate nei secoli, tra disinteresse e riscoperta. All’esame dei dossali e della loro storia si accompagnano una messa a fuoco della bottega che li produsse e una riflessione sulle ragioni che garantirono un successo eccezionale, in larga parte dell’Europa, ai suoi prodotti, non solo grandi pale, ma anche trittici devozionali e cofanetti nuziali. L’analisi dei materiali, dello stile, dei soggetti, s’intreccia con lo studio dell’organizzazione del lavoro nella bottega, illuminando così un aspetto poco noto del gotico internazionale.
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Titolo | Monumenti d’avorio. I dossali degli Embriachi e i loro committenti |
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Autore | Michele Tomasi |
Editing/translation | in collaborazione con l’Institut National d’Histoire de l’Art, Paris |
ISBN | 978-88-7642-326-0 |
Anno di pubblicazione | 2010 |
Oggetto | Arte e architettura |
Link acquista | No |
Notes | No |