Descrizione
Quando in Italia si parla di filosofia della praxis si pensa, immediatamente, ad Antonio Gramsci e alla sua concezione del marxismo. Ma nel nostro paese sono state presenti, ed influenti, altre concezioni della praxis, differenti da quelle ispirate da Marx anche se in rapporto fecondo con il suo pensiero.
Giulio Preti, uno dei principali filosofi italiani del Novecento, è forse il più eminente rappresentante di questa corrente, aperta a un confronto serrato anche con concezioni della prassi completamente estranee al marxismo, come quella di John Dewey.
Obiettivo di questo volume è mettere a fuoco questa situazione, delineando un quadro della filosofia italiana della seconda metà del XX secolo assai più ricco ed articolato di quello consegnato dalle interpretazioni correnti.