Descrizione
Nel Novecento Arsenio Frugoni e Giovanni Miccoli sono stati due dei maggiori conoscitori del Medioevo su cui hanno pubblicato lavori che oggi si presentano con la fermezza e il tono dei classici. Fra essi spiccano questi studi su due grandi figure di riformatori religiosi, entrambi in opposizione frontale alla Chiesa ufficiale e alle sue gerarchie, ma anche ai poteri ‘laici’ per le vaste implicazioni sociali delle loro dottrine. Stanno qui i semi di posizioni destinate a una larga fortuna nel mondo moderno e anche contemporaneo, fino ad appassionare pensatori socialisti come Antonio Labriola che a fra Dolcino dedicò pagine memorabili, recentemente ripubblicate dalle Edizioni della Normale.
Questo volume si propone di mostrare come fra Medioevo e mondo moderno si siano variamente intrecciati, talvolta in modo tragico e anche a prezzo della vita, progetti di riforma religiosa e aspirazioni al rinnovamento politico e sociale.