Nel primo libro del De rerum natura Lucrezio dedica quasi trecento versi alla polemica contro i filosofi presocratici Eraclito, Empedocle e Anassagora. La confutazione investe questioni di ordine filosofico (il problema dell’arché, del vuoto e della divisibilità infinita degli elementi primi) e di carattere poetico e letterario (lo stile, le corrette modalità di divulgazione di una dottrina filosofica). Attraverso il confronto serrato con questi autori, Lucrezio definisce anche i caratteri della propria opera e riflette su problemi come la povertà del lessico filosofico latino e l’analogia tra parole e cose. La discussione delle dottrine rivali, in sintonia con lo stile acremente polemico di tutto l’Epicureismo, è condotta con aggressività talvolta faziosa, spesso tesa a immiserire, se non proprio a stravolgere, le tesi dell’avversario per renderle più facilmente confutabili. Non mancano però riconoscimenti e tributi di omaggio, in particolare indirizzati a Empedocle, considerato modello del poema scientifico didascalico e maestro di stile sublime.
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Lucrezio e i Presocratici. Un commento a De rerum natura 1, 635-920
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Lucrezio e i Presocratici. Un commento a De rerum natura 1, 635-920
Il prezzo originale era: € 40,00.€ 40,00Il prezzo attuale è: € 40,00.€ 38,00pp. x-322
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Descrizione
Nel primo libro del De rerum natura Lucrezio dedica quasi trecento versi alla polemica contro i filosofi presocratici Eraclito, Empedocle e Anassagora. La confutazione investe questioni di ordine filosofico (il problema dell’arché, del vuoto e della divisibilità infinita degli elementi primi) e di carattere poetico e letterario (lo stile, le corrette modalità di divulgazione di una dottrina filosofica). Attraverso il confronto serrato con questi autori, Lucrezio definisce anche i caratteri della propria opera e riflette su problemi come la povertà del lessico filosofico latino e l’analogia tra parole e cose. La discussione delle dottrine rivali, in sintonia con lo stile acremente polemico di tutto l’Epicureismo, è condotta con aggressività talvolta faziosa, spesso tesa a immiserire, se non proprio a stravolgere, le tesi dell’avversario per renderle più facilmente confutabili. Non mancano però riconoscimenti e tributi di omaggio, in particolare indirizzati a Empedocle, considerato modello del poema scientifico didascalico e maestro di stile sublime.
Informazioni aggiuntive
Lucrezio e i Presocratici. Un commento a De rerum natura 1, 635-920
a cura di Lisa Piazzi
88-7642-151-3
2005
Letterature e linguistica