Descrizione
Gli spazi e le strutture in cui si abita caratterizzano fortemente l’identità di una comunità. Le scelte abitative sono tendenzialmente durature, condizionano anche le generazioni che seguono e perciò penetrano nella percezione che una comunità ha di sé. Questo volume, attraverso i contributi di quindici studiosi di diversi paesi europei, esamina i modi in cui gli scrittori romani hanno interpretato il ruolo identitario dei luoghi di abitazione. Il periodo considerato è quello del principato augusteo e del primo consolidamento dell’impero, quando Roma trasforma profondamente il suo assetto abitativo anche in rapporto alla mutazione della sua identità politica.