Descrizione
Tra la fine della guerra e i primi anni Venti si registra in Italia uno straordinario successo del teatro come uno dei principali mezzi di formazione e trasmissione delle idee e anche di organizzazione del ‘consenso’. Accanto agli altri drammaturghi in quegli anni si impone la figura di Luigi Pirandello, uno dei massimi pensatori italiani del Novecento, al quale dedicano recensioni in presa diretta due personalità per molti aspetti opposte ma pure assai acute come Antonio Gramsci e Adriano Tilgher. In questo volume sono raccolti i loro contributi con l’obiettivo di illuminare, in questo modo, il ruolo del teatro nella cultura italiana del Novecento.