Descrizione
Composto da un corpus di 640 lettere – a partire dal 1944, quando Sebastiano Timpanaro e Scevola Mariotti erano brillanti studenti universitari –, questo volume rappresenta un monumento della filologia italiana negli anni Cinquanta-Settanta del Novecento. Documento di un’amicizia profonda, il volume raccoglie discussioni intense e assai vivaci su problemi ecdotici di particolare rilevanza per la conoscenza della tradizione classica.