Descrizione
La principale opera di Selvatico, da quando apparve nel 1842, non era stata più ristampata: una sfortuna che appare naturale alla luce degli sviluppi culturali del secondo Ottocento e del secolo passato. Passi significativi del Pittore storico s’incontrano ormai nelle migliori antologie della critica ottocentesca, ma la lettura dell’opera s’impone a chiunque voglia comprendere la complessiva situazione artistica italiana del tempo. Le aspirazioni morali e sociali si riflettono infatti nella vivace attenzione all’insegnamento e alle istituzioni (accademia, esposizioni, premi). Anche la proiezione verso modelli storici idealizzati non impedisce a Selvatico di guardare in maniera consapevole ai nuovi tramiti fra arte e società, come il giornalismo. Con questa ristampa anastatica, corredata da indici (anche dei soggetti pittorici e dei libri citati) e da una ben informata postfazione di Alexander Auf der Heyde, la Normale festeggia gli ottanta anni di Paola Barocchi, che fra tante altre cose ha insegnato a riconsiderare con le giuste chiavi critiche il maggiore scrittore d’arte italiano nell’età del Purismo.