Descrizione
Il processo di creazione di un dipinto è raramente lineare, privo di dubbi o ripensamenti. Può capitare infatti che un artista decida di modificare in corso d’opera l’immagine che aveva originariamente concepito. Talora, tuttavia, i dipinti giungono ad essere veri e propri palinsesti, portando in sé le tracce di nuove e differenti scelte di gusto. È quanto accade in Osvaldo Licini, la cui natura di artista «errante, erotico, eretico» – come egli stesso amava definirsi – lo indusse a rimetter mano a dipinti già compiuti, trasformandoli profondamente. Le difficoltà di lettura e di datazione che questo metodo di lavoro comporta hanno finora ostacolato la chiarificazione del catalogo delle opere di Licini. Tali difficoltà possono essere superate attraverso la riflettografia infrarossa, indagine fisica non invasiva che permette di leggere eventuali pentimenti, nonché il disegno sottostante gli strati superficiali della pittura. Il volume raccoglie i risultati di un’ampia campagna di indagini riflettografiche, condotta dal Laboratorio di Arti Visive della Scuola Normale Superiore di Pisa su dipinti di Licini conservati in importanti collezioni pubbliche e private.