Cristina Maritano

Il riuso dell’antico nel Piemonte medievale

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COD: https://doi.org/10.25429/sns.it/edizioni/tesi0003 Categoria:

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È ormai da qualche decennio che il tema del reimpiego dell’antico in età medioevale viene indagato dagli studiosi con particolare attenzione. Le ricerche di Jean Adhémar, F. W. Deichmann, Arnold Esch, Michael Greenhalgh e Salvatore Settis hanno messo in luce l’entità e la diffusione del fenomeno e i molti ruoli giocati dagli spolia – da semplice materiale da costruzione a oggetti ricercati e esibiti per la loro bellezza, da prede belliche sottratte ai nemici come trofei a simboli della città in quanto testimoni di un passato glorioso e legittimante. Questo libro, che nasce dalla rielaborazione della tesi di perfezionamento presso la Scuola Normale Superiore, si propone di colmare una lacuna, prendendo in esame le attuali regioni Valle d’Aosta e Piemonte. L’arco cronologico in cui si collocano i casi presi in considerazione va dalla seconda metà del X a tutto il XIV secolo.

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Il riuso dell’antico nel Piemonte medievale

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Cristina Maritano