Descrizione
Quando era ormai avanti negli anni Eugenio Garin decise di trasferirsi da Firenze a Pisa e di scegliere la Scuola Normale come sede della sua lunga attività di maestro: non ci rimase molto, ma riuscì a formare un’intera generazione di studiosi dell’Umanesimo e del Rinascimento. Alla Normale fu legatissimo fino alla fine e le lasciò in eredità la sua straordinaria biblioteca, nella quale sono compresi testi altrove introvabili, e anche il suo archivio personale, che raccoglie un’imponente corrispondenza e molti interventi rimasti inediti e non segnalati nella Bibliografia dei suoi scritti.
Questo volume riunisce testi di cui si era perso il ricordo e può essere quindi considerato in senso proprio una scoperta per chi si interessa di Garin e della filosofia italiana del Novecento.