Descrizione
Muovendo da una attenta analisi del corpus petrarchesco, Andrea Torre mette in luce la singolare importanza che le tecniche della memoria ebbero nell’esperienza intellettuale e nella produzione letteraria del Petrarca: nel suo modo di annotare i manoscritti della sua biblioteca, nel suo uso di metafore, nella sua stessa scrittura. Il volume intende verificare il senso e le modalità dell’intervento di un’arte della memoria a sostegno dell’esperienza petrarchesca del ricordo, per comprendere fino a che punto la strumentazione retorica della mnemotecnica classica e il funzionalismo della sancta memoria medievale possano aver inciso sulle scelte intellettuali e morali dell’autore.