Descrizione
Vengono qui pubblicate 640 lettere di due dei maggiori filologi della seconda metà del Novecento, Sebastiano Timpanaro e Scevola Mariotti. Un fitto dialogo che si estende per più di mezzo secolo, a partire dal 1944 quando i due erano ancora studenti universitari. La corrispondenza, stentata all’inizio per la disfunzione del servizio postale in tempo di guerra, si fa intensa tra gli anni Cinquanta e Settanta, per poi diradarsi via via nell’ultimo ventennio, soprattutto da parte di Mariotti, che, come ben sa chi l’ha conosciuto, aveva una particolare predilezione per il telefono. L’ultima lettera di Mariotti all’amico è dell’8.9.1977, mentre Timpanaro continua a scrivere a Mariotti, ma saltuariamente, almeno fino all’11.2.1999. Pur non potendosi escludere che alcune lettere siano andate perdute, è molto probabile che da un certo periodo in poi, la comunicazione tra i due si sia fatta prevalentemente verbale.