Descrizione
Il volume, curato da Luca Baranelli, riunisce la corrispondenza di Sebastiano Timpanaro e Cesare Cases: 128 lettere che il germanista Cases e il filologo classico Timpanaro si scambiarono fra il 1956 e il 1990 e che costituiscono una marcata testimonianza dei loro molteplici interessi e della loro duplice, intensa attività scientifica e intellettuale. In uno scambio epistolare a volte assai fitto, a volte distanziato da intervalli anche lunghi, essi discutono, con passione e rigore, di filologia, filosofia, linguistica, marxismo, materialismo, critica letteraria, psicoanalisi, politica, rendendo partecipe il lettore sia dei loro studi sia delle loro predilezioni letterarie e culturali – non sempre coincidenti – per autori come Manzoni e Leopardi, Marx e Freud, Lukács e Adorno, Brecht e Thomas Mann, o per grandi figure di studiosi meno noti come Graziadio Isaia Ascoli e Domenico Comparetti (al quale è dedicata l’Appendice). Un carteggio prezioso non solo per l’identità degli scriventi, ma per la natura stessa del rapporto che, dietro lo scambio delle impressioni e delle letture, lascia affiorare tratti di viva umanità, in cui l’ironia, l’umorismo, a volte il sarcasmo sferzante si alternano con il senso della fragilità umana e la pietas, con la speranza e il disincanto.