Descrizione
Intorno al 1470, Gabriele Biondo lasciò Roma, distaccandosi dall’educazione impartitagli dal padre, l’umanista Biondo Flavio, e dalla carriera curiale dei fratelli. Dalle montagne di Modigliana – mentre l’Italia era scossa dalle guerre e dal proliferare di profezie sulla fine dei tempi – Biondo divenne la guida spirituale di una comunità di donne e di uomini che vivevano a Firenze, Bologna e Venezia. Il libro ricostruisce per la prima volta la parabola di questa figura enigmatica, la cui opera mistica e apocalittica, pur denunciando Girolamo Savonarola come Anticristo, fu a sua volta processata per eresia. Emerge così, in tutta la sua complessità, il caleidoscopio di esperienze religiose che animarono la penisola italiana tra XV e XVI secolo: esperienze non sempre riconducibili allo scontro tra ortodossia ed eterodossia che pochi anni dopo la morte di Biondo, avvenuta nel 1511, si impose come conseguenza della Riforma.