Descrizione
Le riflessioni filosofiche di età rinascimentale assegnano alla facoltà dell’immaginazione un ruolo centrale, indagandone la natura, i poteri e i limiti. Il De imaginatione di Gianfrancesco Pico della Mirandola (1469-1533) rappresenta un esito originale in questo panorama, perseguendo congiuntamente un programma esegetico e una prospettiva apologetica tramite l’indagine degli errori della fantasia e le possibilità di una sua elevazione spirituale. Il volume offre una nuova edizione critica e la prima traduzione italiana dell’opera, corredate da un ampio saggio che ne approfondisce i contenuti in rapporto ai pensatori contemporanei che più influiscono nella composizione – Giovanni Pico, Ficino e Savonarola – e alle fonti antiche e medievali.