Lunedì 12 maggio, dalle ore 11, avrà luogo il secondo appuntamento del nuovo ciclo di seminari del progetto Incipit, sul tema Bruno e Leibniz: prospettive di ricerca. Il seminario, promosso dall’Istituto nazionale di studi sul Rinascimento, sarà tenuto da Laura Carotti (INSR).
La conoscenza di Bruno, da parte di Leibniz, è un dato acquisito dalla critica: la figura e l’opera del Nolano sono ampiamente discusse nel carteggio tra Leibniz e Toland; alcune importanti opere lulliane di Bruno – il De specierum scrutinio, il De lampade combinatoria lulliana e il De progressu et lampade venatoria logicorum – sono citate nella leibniziana Dissertatio de arte combinatoria del 1666; nella biblioteca di Leibniz figuravano il De l’infinito, universo e mondi e il De monade, numero et figura di Bruno. A fronte di questi elementi, in contributi importanti, si è cercato di mostrare volta per volta quale sia stato l’apporto della «Nolana filosofia» all’elaborazione di singoli aspetti del sistema leibniziano. Obiettivo della presente ricerca, invece, è tracciare un quadro quanto più possibile ampio e comprensivo del rapporto tra la riflessione di Leibniz e quella bruniana, nei due ambiti in cui esso è stato più fecondo: la combinatoria e l’ontologia. Già Paolo Rossi, nel suo pionieristico Clavis universalis. Arti della memoria e logica combinatoria da Lullo a Leibniz, ha mostrato come il filosofo tedesco si inserisca in una linea ininterrotta che affonda le sue radici nell’ars reminiscendi rinascimentale: si tratterà ora di porre in evidenza punti di contatto e differenze tra caratteristica leibniziana e arte della memoria bruniana, tra il concetto leibniziano di simbolo e quello bruniano di immagine. Per quanto concerne, invece, l’ontologia, a essere confrontati saranno il minimo e la monade del Nolano e la monade di Leibniz: per entrambi i filosofi, infatti, la natura è piena di vita – una vita che trae origine dalla monade (contrazione dell’universo in Bruno, specchio vivente di esso in Leibniz) –, ma nel cosmo postcartesiano di Leibniz è esclusa l’idea dell’animazione universale, considerata non solo erronea, ma anche assai pericolosa perché distruttiva della credenza nella resurrezione dell’anima individuale.
L’incontro si svolgerà in modalità mista:
– in presenza nella Sala Conferenze dell’Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento
– sulla piattaforma TEAMS
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Per maggiori informazioni su Incipit:
https://normalenews.sns.it/sette-istituzioni-si-uniscono-per-una-nuova-proposta-editoriale
https://edizioni.sns.it/corpuscoli-michele-ciliberto-racconta-incipit/
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Immagine: Odilon Redon, Les Fleurs du Mal, V: Sur le fond de nos nuits…, 1890.